Il volume prende spunto da uno dei dilemmi più diffusi dell'era contemporanea: fino a che punto siamo in grado di capire se l'altro ci sta mentendo? Accade assai di frequente che la partita giudiziaria si giochi sulle diverse versioni storiografiche dell'evento; proprio lì dove la prova scientifica manca o è (stata) compromessa. È in questo frangente che il processo rischia la deriva, fino a diventare il teatro delle finzioni. Il sistema giudiziario avverte la necessità di metodologie che permettano di valutare e migliorare la validità delle prove orali, necessità che si fa più forte quando l'apporto dichiarativo al processo è elemento probante unico o non altrimenti riscontrabile. Questo lavoro non si limita a ripercorrere gli studi già svolti nell'ambito delle scienze forensi e delle neuroscienze, bensì affronta il complesso tema dell'uso di nuove tecniche di analisi del comportamento umano, tentando di comprendere come le peculiarità tecnico-scientifiche, le relative innovazioni e conseguenti problematiche, incidano sulle regole tradizionali del processo penale.