Questo è un libro dedicato alla convergenza tra regolazioni nel mercato data-driven e al bilanciamento tra diritti alla privacy e alla protezione dei dati personali e altri interessi, diritti e libertà. Partiamo da una constatazione: ogni processo — in qualsiasi settore pubblico o privato — è guidato dalle informazioni e percorre rotte elettroniche; molto di ciò che muove le relazioni civili, sociali ed economiche, intersoggettive e inter-oggettive, ormai, è trasformato in dati immateriali e ritradotto in elementi materiali, e viceversa. Parafrasando la vulgata biblica, si potrebbe dire: memento, homo, quia data es, et in data reverteris. Più tutto si è datificato, più la macro-disciplina privacy è divenuta base e premessa giuridica di liceità e legittimità dell’agire imprenditoriale, professionale, istituzionale ma anche esclusivamente personale, e si è mostrata rilevante per altre materie: pensiamo alle regolazioni della concorrenza e del mercato, del pluralismo dell’informazione e delle comunicazioni; ma anche a quelle finanziarie e assicurative o al mondo della cybersecurity, degli standard internazionali e dei meccanismi di certificazione nei campi più vari. Nessuna disciplina regolatoria può, a questo punto, fare a meno di considerare il rispetto dei dati personali e della privacy degli individui, nelle proprie valutazioni di merito. Ed è vero anche il contrario. Tra i protagonisti delle 18 “storie giuridiche” qui affrontate, incontrerete istituzioni analogiche che inseguono soluzioni digitali spiazzanti; cose connesse che fanno leva su registri distribuiti per tracciare e valorizzare le transazioni inter-oggettive; partenariati pubblico-privati per servizi smart ai cittadini; differenti approcci legislativi europei, statunitensi e anglosassoni per la difesa di utenti e consumatori, come singoli o come classe, dallo spam e da pratiche scorrette di trattamento dei dati; prosumer ibridi, tra vita privata e lavoro autonomo o subordinato; certificazioni di nuova generazione; libera circolazione dei dati e alleanze strategiche fra PMI locali e Big Tech globali; cartelloni digitali che osservano, ascoltano, misurano e profilano chi li guarda o ci passa accanto fisicamente; monete virtuali o dati monetizzati nell’exchange commerce; sistemi di Intelligenza Artificiale regolati come farmaci. Questo non intende essere, in definitiva, un volume per soli privacysti: è, anzi, un libro per innovatori del diritto ed esploratori d’inedite correnti regolatorie.