Il Codice Antimafia (d.lgs. n. 159/2011, c.d. CAM) dal 2017 (in forza della l. n. 161/2017) disciplina due misure di prevenzione patrimoniale per contrastare l'infiltrazione mafiosa nelle attività economiche: l’amministrazione giudiziaria dei beni connessi ad attività economiche e delle aziende (art. 34 CAM) e il controllo giudiziario delle aziende (art. 34-bis CAM).
Dal 2021 (in forza del d.l. n. 152/2021, conv. in l. n. 233/2021) il CAM prevede, nell’ambito delle attività di natura amministrativa, importanti novità nel procedimento di rilascio delle informazioni antimafia e un’ulteriore misura di prevenzione adottabile dall’autorità prefettizia. Queste novità sono molto rilevanti per l'attività professionale dell'amministratore giudiziario, nelle sue vesti di gestore e controllore delle attività assoggettate a tali misure.
Il testo approfondisce a tutto tondo i diversi istituti di natura giurisdizionale e amministrativa applicabili in caso di aggressioni criminali ai patrimoni aziendali.
Questi istituti sono stati infatti introdotti per l'esigenza di costruire un sistema capace di individuare soluzioni diversificate e ampie: l’amministrazione giudiziaria non ha più, infatti, l’obiettivo di attuare uno spossessamento della gestione dell'azienda e quindi un’ablazione dei patrimoni aziendali di provenienza illecita; la sua finalità è ottenere il "disinquinamento” delle attività economiche, mediante l'introduzione di nuove forme di vigilanza e controllo sulle attività dell'impresa infiltrata dal crimine organizzato, salvaguardando la continuità produttiva e le risorse (umane, in primo luogo) delle imprese e garantendo, ove possibile, una loro permanenza sul libero mercato, nella legalità.
Il volume, in questa nuova edizione, è stato integrato con la giurisprudenza più recente e aggiornato con le modifiche previste dalle richiamate norme ad oggi in vigore.