Lo scopo di questa indagine è di verificare a quali diverse attitudini funzionali rispondano le principali categorie di provvedimento favorevole, sì da stabilire a quali forme di controllo sull’attività dei privati , che ne siano destinatari, meglio si prestino quelli di un tipo, anziché quelli di un altro.
Con gli opportuni adattamenti, le conclusioni raggiunte potranno essere utilizzate come base argomentativa anche a riguardo dei titoli semplificati che, oggi, sostituiscono spesso il provvedimento esplicito.
Una tale ricerca presuppone che si abbandonino le più diffuse classificazioni dei provvedimenti attributivi di un vantaggio , quali sono state individuate da tempo, e che, nell’opinione di chi scrive, non sono adatte a distinguere convenientemente le singole figure provvedimentali.
Poiché, tuttavia, dimostrare i motivi in forza dei quali le classificazioni tradizionali non rispondono a canoni speculativi è cosa solo presupposta all’oggetto dell’indagine, si consentirà di essere, sul punto, piuttosto sintetici.
Tanto più che dette dimostrazioni sono già state date, almeno in parte, dalla letteratura. Inoltre, esse sono già state esposte in altra sede dallo stesso estensore di questo studio.