L'economia del clima, la transizione ecologica, la difesa del pianeta, la sostenibilità, il ruolo della Russia nel sistema internazionale. Intorno a questi temi strategici ruota il numero 93 di Aspenia che contiene articoli di Paolo Gentiloni, Laura Cozzi, Adair Turner, Andrew Erickson e Gabriel Collins, Leonardo Becchetti, Robert Stavins, Antonella Scott, Anna Zafesova, Sergio Romano, Ivan Nechepurenko, Michele Valensise, Sergei Karaganov, Marta Ottaviani e Carlo Jean.
L'Italia si è impegnata, insieme all'Europa, a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 55% nel 2030, rispetto ai livelli del 1990. L'obiettivo è di arrivare alla completa decarbonizzazione entro il 2050. Sono scenari ambiziosi che richiedono, per essere attuati, una serie di scelte coerenti in campo tecnologico, economico e geopolitico. Secondo un rapporto dell'Agenzia internazionale dell'Energia, lo sviluppo di energie rinnovabili - in uno scenario a medio termine - sarà largamente affidato a tecnologie ancora non conosciute. Nei prossimi due decenni si arriverà a un cambio del mix energetico, estendendo l'uso di fonti che siano completamente (o quasi) decarbonizzate, a bassissima o zero emissione - come l'eolico e il fotovoltaico - per alimentare batterie e reti. Serviranno anche il gas, come energia di transizione, e una rete intelligente che sappia gestire questo mix: la cosiddetta "smart grid". La transizione energetica non può infine prescindere dall'impatto dei cambiamenti sul sistema industriale: i settori della manifattura, del cemento e dell'acciaio, dopotutto, forniscono lavoro a milioni di persone e sono ad alta intensità energetica. Servirà insomma molto pragmatismo nella gestione della transizione verde.