Il volume tratta delle regole della comunicazione commerciale e della loro applicazione nell’ambito dell’ordinamento autodisciplinare della pubblicità italiana: un sistema di matrice privatistica con una comprovata vocazione pubblicistica alla tutela di interessi collettivi e diffusi azionabili in sede autodisciplinare da coloro che a vario titolo operano sul mercato. Si tratta di un unicum nel panorama italiano, in cui un intero settore economico si autodisciplina, nell’esercizio dei poteri di autonomia dei privati, dandosi regole certe e chiare anche a favore dei consumatori e dei cittadini; regole dotate di un elevato grado di effettività grazie a procedure e sanzioni del tutto autosufficienti rispetto all’ordinamento statuale. Un esempio di successo di “soft law”, opportuna in una materia fluida e soggetta ai cambiamenti tecnologici e sociali qual è la comunicazione commerciale, ed uno strumento efficiente con il quale le imprese aderenti danno prova di un elevato grado di responsabilità sociale.
Il volume analizza la natura giuridica dell’autodisciplina pubblicitaria e delle sue istituzioni: norme, procedure, sanzioni, relazioni con l’ordinamento dello Stato, integrato dalle fonti euro-unitarie, che ne ha riconosciuto da tempo la meritevolezza, sia in sede normativa che giurisprudenziale.
Viene poi approfondito il tema della tutela del consumatore e del cittadino apprestata dalle regole autodisciplinari con attenzione all’impatto economico ed etico del messaggio pubblicitario.
Un altro argomento rilevante è quello della comunicazione commerciale digitale ed orizzontale, con le problematiche inerenti il profilo della trasparenza e della riconoscibilità del messaggio e della tutela del consumatore-follower.
Sul fronte della tutela dell’impresa, il volume illustra le fondamentali peculiarità degli strumenti offerti dall’autodisciplina a difesa della creatività e della brand reputation. Un capitolo infine è dedicato aicontratti della pubblicità.