«La presenza dell’ente regionale nel panorama ordinamentale nazionale è il frutto di una diuturna e costante evoluzione che affonda le sue radici nella normativa costituzionale ma che ha risentito nel tempo delle oscillazioni di un’opinione pubblica, incline ora a valorizzare le realtà autonomistiche ora, al contrario, ad implementare il centralismo in nome di astratte esigenze efficientistiche e paritarie.
È operazione non semplice quella compiuta dall’Autore di ricondurre ad un assetto razionale tale pendolarismo legislativo, costantemente teso ad assecondare gli umori della base piuttosto che coltivare una strategia complessiva che sia in grado di coniugare la confluenza di plurime competenze nella disciplina dei rapporti, storicamente complessi, tra pubblica amministrazione e cittadini».