Il tema della legittimità della clausola claims made riveste un ruolo centrale sotto il profilo della interpretazione dell’efficacia temporale e quindi della operatività delle polizze di responsabilità civile.
L’opera prende in esame il dibattito giurisprudenziale e dottrinale degli ultimi quindici anni, con una particolare attenzione alle due ultime pronunce delle Sezioni Unite della Suprema Corte del 2016 e del 2018, analizzando nel contempo le criticità tutt’ora esistenti e manifestantisi nella pratica liquidativi e giudiziaria.
Dalla premessa:
“Una monografia sul tema della clausola claims made potrebbe apparire quantomeno tardiva dopo che ben due pronunce delle Sezioni Unite della Suprema Corte ne hanno ampiamente e con differenti approcci ribadito la liceità in astratto, sia pure con importanti ed opportuni distinguo.
Eppure quella della claims made è una storia con ancora molte pagine da scrivere, sia in ragione dei principi di diritto enunciati dalle Sezioni Unite con la sentenza del 24 settembre 2018 n. 22437 su cui si tornerà ampiamente, sia per taluni “buchi di copertura” che sempre più appaiono manifestarsi nelle polizze di responsabilità civile di professionisti ed imprese con particolare riferimento alla regolamentazione delle successione di coperture, ovvero ai rapporti fra polizze sottoscritte dal medesimo assicurato e fra loro temporalmente consecutive.”