Il contratto collettivo nazionale dell’industria metalmeccanica è stato oggetto nel tempo di vari commentari, fin da quello relativo al contratto storico del 1973, che si ritiene il primo significativo delle relazioni industriali del secondo dopoguerra. Gli autori hanno ritenuto che il contratto collettivo del 2021, concluso a quasi cinquant’anni da quell’accordo storico, meritasse una attenzione e un commento particolare, anzitutto ma non solo per la ricorrenza. In questi cinquant’anni la contrattazione collettiva del settore ha mantenuto una importanza centrale da tutti riconosciuta non solo per questa industria ma per l’intero sistema delle relazioni industriali e di lavoro del paese. Le ultime due tornate contrattuali, quella del 2016 e quella del 2021 hanno introdotto profonde innovazioni rispetto al passato. L’importanza di queste innovazioni e la volontà di darne conto in dettaglio per le varie implicazioni giuridiche e gestionali, sono i motivi che hanno spinto gli autori a scrivere questo commentario