La logica dell’elaborazione automatica delle decisioni, private e pubbliche, richiede il momento fondamentale del confronto e del controllo “attraverso” il metodo giuridico. Ma il “beneficio” del dubbio, il senso critico – che è proprio di ogni ragionamento che intenda ricercare la ragione e l’esigenza “umana” di qualsiasi regola che deve essere applicata – tenendo conto del contesto e dei soggetti che sono coinvolti nella sua stessa applicazione – ci porta anche a tener viva la possibilità di un controllo umano e delle ragioni umane su ogni forma di automatismo. Sbagliare è umano, e anche le macchine sbagliano, anche se, a differenza della maggior parte degli uomini, tengono sempre conto degli errori perché il loro ragionamento si basa esclusivamente sui dati raccolti ed analizzati, ed il modo in cui questo avviene viene definito dagli uomini che le progettano e le utilizzano.