L’esame della destinazione patrimoniale, nelle sue molteplici conformazioni, e la sua connessione con la logica e la dinamica commerciale richiedono uno studio sistematico e funzionale. Occorre, in particolare, declinare la destinazione patrimoniale e la fattispecie segregativa in ragione dell’impatto teorico e pratico dell’autonomia d’impresa, ponendo mente al piano degli interessi facenti capo all’impresa medesima, giustificando così una ridefinizione soggettiva ed oggettiva della disciplina. Impossibile, d’altro canto, sperare di imbrigliare la suddetta autonomia, esaurendo ogni possibile estrinsecazione della destinazione patrimoniale nell’ambito di impresa: piuttosto, assumendo la prospettiva sopra descritta, è possibile scattare un’istantanea, cogliere un frammento, collegato all’incontro di due fenomeni (destinazione patrimoniale e impresa), la cui complessità può essere apprezzata solo calando in concreto le numerose istanze connesse agli stessi fenomeni.