Il panorama dei manuali di diritto pubblico italiano è sicuramente caratterizzato da una ricchezza e da una varietà di opere che, pur con caratteristiche anche molto diverse tra loro, costituiscono non solo strumenti di grande ausilio per la didattica universitaria ma anche un rilevante patrimonio per la cultura giuridica, inserendosi nel solco della grande tradizione della dottrina giuspubblicistica. In questo quadro, già molto denso, potrebbe, allora, apparire come velleitario lo sforzo di impegnarsi nell’elaborazione di un nuovo, ulteriore contributo, ove esso non sia adeguatamente differenziato rispetto alle tradizionali impostazioni destinate ad una prevalente utilizzazione nei corsi quinquennali di giurisprudenza. Muovendo da queste considerazioni, abbiamo ritenuto, anche sulla scorta dell’esperienza didattica, che un manuale di diritto pubblico, concepito per le specifiche esigenze della molteplicità di corsi di economia presenti nelle nostre Università, così come per gli altri corsi (anch’essi presenti in grande numero) relativi alle altre scienze sociali e umanistiche, potesse rivestire una sua utilità. Si pensi, in questo senso, agli insegnamenti di diritto pubblico impartiti nei Dipartimenti/Facoltà di scienze della formazione, di scienze della comunicazione o anche delle scienze politiche, fino ad arrivare ai corsi triennali in servizi giuridici.