La riforma del processo civile cd. “Riforma Cartabia” ha rivoluzionato a partire dal 1° gennaio 2023 anche il processo telematico rendendo obbligatorio anche presso la Suprema Corte di Cassazione l’utilizzo del processo Civile Telematico e intervenendo nelle regole processuali adeguando il procedimento presso la Suprema Corte alla procedura telematica. Nel farlo il legislatore ha attinto a piene mani dagli insegnamenti della legislazione emergenziale entrata in vigore nel 2020 e trascinatasi fino al 31 dicembre 2022. Infatti, il 2020 e il 2021 sono stati anni di innovazione forzata in senso digitale, anni in cui la pandemia ha fatto fare passi in avanti del tutto impensabili solo qualche mese prima.
In questo contesto va certamente inquadrata anche la spinta che hanno ricevuto il processo telematico in Corte di Cassazione o anche l’avvio del processo penale telematico, progetti da tempo in cantiere ma che mai prima d’ora erano stati concretamente messi in moto.
Basti pensare al fatto che anche nel processo di Cassazione è possibile sfruttare modalità innovative per la redazione degli atti processuali, come link ipertestuali e indici/sommari, modalità che si rendono necessarie anche alla luce del recentissimo decreto ministeriale n. 110 del 7 agosto 2023 o al fatto che la prova delle notificazioni effettuate a mezzo della posta elettronica certificata deve essere fornita attraverso la produzione dei documenti informatici e non attraverso la stampa delle ricevute PEC e l’attestazione di conformità ai sensi dell’art. 9, comma 1-bis, l. n. 53/1994.
Queste e altre particolarità verranno esaminate in questo volume che, con il consueto taglio pratico, si pone l’obiettivo di fornire utili e meditate indicazioni agli avvocati che si approcceranno al deposito telematico.
Stante la novità della materia non manca una parte eminentemente pratica volta alla illustrazione dei vari passaggi da compiere per la creazione della busta cifrata.
Naturalmente, poiché (citando l’adagio di un eminente magistrato) “sarà telematico ma è pur sempre un processo”, verrà esaminata anche la disciplina del codice di rito tentando di stabilirne correlazioni e contrasti con le norme più specificamente rivolte alla formazione e gestione informatica dei documenti.