Il volume di diritto civile della finanza contiene l’esame approfondito dei contratti del mercato finanziario con i quali intermediario e diverse categorie di investitore costituiscono e regolano i servizi di investimento. Oltre a ciò, il volume indaga contenuto e natura dei singoli strumenti, e prodotti, finanziari, con particolare attenzione alla prassi e ai tipi sociali che via via vanno manifestandosi sui mercati. La premessa allo studio del fenomeno del contratto in ambito finanziario, in tutte le sue dimensioni, risiede nell’indagine delle radici giuridiche del diritto civile della finanza, individuate in una rinnovata lettura di istituti fondamentali del codice civile – il mandato, l’alea, i contratti di scommessa – e nell’indagine delle normative di dettaglio rivenienti, principalmente, dalle istituzioni unionali. Il bene giuridico che circola sui mercati finanziari è l’alea, la cui essenza, anche quella squisitamente giuridica, è di essere l’oggetto di stime e di misurazione. La misurabilità dell’alea che circola sui mercati contribuisce a identificare la natura dei relativi contratti, e così dei requisiti, principalmente del consenso – che deve essere un consenso consapevole –, della causa – che deve essere lecita, alla stregua dell’ordine pubblico di direzione incentrato sulla fiducia e l’integrità dei mercati –, dell’oggetto – che deve essere precisamente determinabile, sia in termini di identificazione univoca del contenuto dei flussi finanziari (gli importi dei pagamenti, la misura delle prestazioni) che di valore dei singoli strumenti. I rimedi per i diversi casi di patologie originarie o sopravvenute dei contratti, analizzati uno per uno, sono la conseguenza della ricostruzione della natura degli istituti, non semplici mezzi elaborati per assicurare la tutela dell’interesse di uno o dell’altro dei contraenti. Perché la dottrina del diritto civile della finanza possa porsi davvero al servizio della elaborazione di principi e di regole utili alla decisione dei casi concreti da parte del giudice.