La ripartizione delle competenze in ordine ai procedimenti civili riguardanti i minori tra il tribunale per i minorenni, il tribunale ordinario e il giudice tutelare, mutevole nel tempo per le ricorrenti modifiche legislative, è talvolta di difficile lettura per gli stessi addetti ai lavori e costituisce spesso un ostacolo all'attività degli operatori giudiziari e sociali, oltre che alla piena realizzazione dei diritti dei minori e degli altri soggetti processuali. L'opera si propone di recuperare, attraverso una sistematica e ragionata ricognizione dell'esistente, utile ai pratici, l'unità della materia, rivisitando gli istituti processuali, riconducibili all'unico parametro dei procedimenti civili minorili, nella prospettiva puerocentrica della posizione del minore e della prioritaria realizzazione del suo superiore interesse, pur nel rigoroso rispetto dei principi del giusto processo, volti a tutelare anche i diritti dei genitori e degli altri soggetti adulti. La trattazione tiene conto, altresì, dei più recenti apporti della dottrina e della giurisprudenza interna ed europea, con particolare riguardo alle novità normative, alle questioni più complesse e controverse ed agli istituti emergenti.