Il presente volume si pone l’obiettivo di fornire un approfondito quadro della complessa disciplina dei reati in materia di stupefacenti, costellato da richiami giurisprudenziali e dottrinali e caratterizzato da argomentazioni non soltanto teoriche ma, soprattutto, pratiche. Partendo da un imprescindibile excursus storico che, negli anni e con il susseguirsi delle varie riforme, ha condotto alla normativa vigente, segue l’analisi delle molteplici situazioni in cui i reati in materia di stupefacenti possono declinarsi. Vengono dettagliatamente trattate ed esaminate, dunque, le singole fattispecie, siano esse tentate o consumate, previste e punite dall’art. 73 D.P.R. n. 309/1990, non solo quando viene posta in essere la tipica condotta monosoggettiva, ma altresì quando risulta integrato il concorso di persone, l’uso di gruppo, il favoreggiamento o la connivenza non punibile, fino a giungere alla vasta area della fattispecie associativa ex art. 74. Si analizzano i confini della “droga parlata”, del narcotest e della necessità della perizia. Vengono scandagliate le circostanze che attenuano o aggravano i reati in parola, direttamente o indirettamente connesse al T.U. Stupefacenti. Alla luce delle recentissime riforme viene illustrata la disciplina della confisca (denaro, cellulari e autovettura), dei reati previsti dal Codice della Strada, della particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. e della messa alla prova. Si giunge, infine, ad esaminare le problematiche inerenti l’art. 586 c.p., l’agente sotto copertura e i precursori di droga. L’approccio metodologico adottato, precipuamente giurisprudenziale anche alla luce delle recentissime pronunce rese dal massimo Consesso nomofilattico, si propone di racchiudere ogni sfaccettatura legata ai reati in materia di stupefacenti che quotidianamente viene affrontata nelle aule di giustizia.