Stiamo assistendo al sempre più frequente ricorso a un istituto di diritto straniero, il trust, per regolare rapporti privi di elementi di estraneità rispetto al nostro ordinamento e che quindi sarebbero altrimenti assoggettati al solo diritto italiano. È un fenomeno senza precedenti, che deve essere capito nelle sue motivazioni e inquadrato mentre viene metabolizzato; occorre anche rilevare la potente retroazione che il suo solo apparire ha prodotto nella nostra legislazione col tentativo di offrire alternative, mai giunte al successo.
È stato necessario impegnare quaranta autori per delineare la morfologia dei trust interni, così che il professionista avveduto sappia quando avvalersene e come meglio trarne vantaggio sia nel diritto civile che nel diritto tributario con una ampiezza di visuale che nessun singolo autore avrebbe mai potuto padroneggiare.