Il senso del lavoro nei servizi sociosanitari si nutre di tanti elementi, quali il benessere della persona in situazione di fragilità, il rispetto dei tempi individuali nella giornata-tipo dell’ospite, la realizzazione dell’operatore nello svolgimento del proprio lavoro, la sicurezza sul luogo di lavoro, la rilevazione dello stress lavoro correlato, la prevenzione del burn-out, la conciliazione dei tempi di lavoro e la vita privata. L’OSS ha il diritto di esprimere il disagio e ha il dovere di segnalare il proprio senso di inadeguatezza. Il lavoro ripetitivo, uguale a se stesso, talvolta monotono porta a un appiattimento verso il basso dello spirito del lavoratore. Quando l’ambiente non è riconoscente, non vede l’evoluzione verso la guarigione e la ricompensa dei propri sforzi, non vede inizio e fine del processo dalla materia grezza al prodotto finito, si ha la spersonalizzazione dell’essere umano. In tale fase si situano il sentimento di sconforto, la vittoria dell’istinto sulla ragione e l’esasperazione che possono portare a un senso di inutilità, in un mondo poi che richiede null’altro che la perfezione. Ma esistono antidoti a questo veleno organizzativo: tecniche consolidate, innovative, positivamente immaginative. Esistono strumenti e strategie, agiti sia dall’organizzazione che dall’operatore stesso, utili per conservare e ritrovare l’entusiasmo nel proprio lavoro e la soddisfazione di compiere il proprio dovere. Donando alla persona fragile la nostra presenza equilibrata e serena.
Struttura del volume • Miglioramento della qualità e contrasto del burnout nelle residenze per anziani • L’evoluzione del Clinical Risk Management • Il benessere degli operatori delle RSA e l’influenza della re- lazione con gli ospiti. Una prospettiva alternativa • L’aspetto legale nel Risk Management • Gli Anziani vittime fragili • La motivazione dell’operatore • Benessere organizzativo. Costruire il clima • Un progetto di Smart working come azione di benessere organizzativo in ASP Città di Bologna • JOBIS: un progetto europeo per la prevenzione del burnout • Dare voce al caregiver • Avvincenti esperienze di vita in struttura