L’elaborazione e la comprensione delle informazioni finanziarie contenute nel bilancio di esercizio richiedono che le imprese e i loro stakeholder siano a conoscenza dei principi generali e dei criteri di rilevazione e valutazione alla base dei dati che vengono presentati e utilizzati. La conoscenza delle «regole contabili» che sovrintendono l’intero processo di formazione del bilancio di esercizio è una condizione imprescindibile sia per chi è tenuto alla sua redazione che per chi ne è destinatario. Solo in questo modo viene garantita la «simmetria informativa» posta a presidio di comportamenti che possano definirsi liberi poiché frutto di scelte consapevoli. La fase di standardizzazione contabile, con cui sono stati introdotti i principi contabili internazionali e sono state individuate le imprese obbligate alla loro adozione, non ha affievolito l’importanza delle norme civilistiche sul bilancio di esercizio, considerato che nel nostro Paese il tessuto economico è composto in prevalenza da soggetti «OIC adopter». Allo stesso tempo, l’armonizzazione contabile europea convergente verso gli standard IAS/IFRS ha portato al recepimento di regole, talvolta complesse, che in molti casi provengono dagli stessi modelli impiegati dai principi contabili internazionali i quali, proprio per questo, non possono essere trascurati. La funzione responsabile della contabilità e del bilancio è chiamata, sempre di più, a farsi interprete delle operazioni aziendali e degli schemi negoziali adottati in funzione della loro corretta qualificazione e rappresentazione. Anche la complessità dei giudizi estimativi con cui si perviene ai valori di bilancio accresce la centralità delle conoscenze e delle competenze necessarie per offrire un bilancio «veritiero e corretto». Coloro ai quali sono destinate le informazioni di bilancio non possono ignorare il significato dei valori che devono interpretare e, soprattutto, devono avere contezza dei procedimenti da cui questi hanno origine perché solo in tal modo possono raggiungere una conoscenza profonda e reale della situazione patrimoniale e finanziaria nonché del risultato economico. Il presente lavoro è stato ispirato dall’intenzione di fornire un riferimento a coloro che intendano acquisire o consolidare le conoscenze teoriche e applicate sul bilancio di esercizio «civilistico». L’illustrazione dei principi di matrice civilistica che regolano il trattamento contabile delle operazioni di gestione e dei processi di valutazione viene intervallata da esemplificazioni chiarificatrici o descrittive dei passaggi operativi con cui giungere alla determinazione e presentazione dei valori di bilancio. Inoltre, per completezza vengono offerti brevi richiami comparativi alla disciplina contenuta nei principi contabili IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea allo scopo di comprenderne analogie e differenze. Trasmettere le conoscenze sul bilancio di esercizio e sulla natura delle informazioni in esso contenute è un modo per diffondere un «linguaggio» che consente di prendere parte consapevolmente al processo di comunicazione finanziaria di impresa in modo da assumere decisioni razionali. Sapersi orientare nella predisposizione e nella interpretazione delle informazioni di bilancio rappresenta, oggi più che in passato, una capacità di cui non si può fare a meno.