Una raccolta di scritti, articoli, discorsi e brevi saggi di Giovanni Maria Flick, giudice e poi presidente della Corte costituzionale, ministro di Grazia e Giustizia, professore, avvocato e magistrato. L'opera è una summa delle riflessioni dell'autore di questi ultimi vent'anni alcune delle quali pubblicate su riviste giuridiche, siti, volumi o giornali, altre tratte da lezioni o interventi pubblici. L'opera è divisa in dieci capitoli che affrontano temi diversi, ma accomunati dal continuo riferimento ai principi e ai valori della Costituzione: la nascita della Repubblica e il valore della memoria, l'attuazione della Costituzione, i principi di libertà, uguaglianza e pari dignità sociale, la dignità del vivere e quella del morire, i diritti dei detenuti e la cultura della pena. Sono poi approfonditi i rapporti tra il diritto e la società, fra il diritto e l'ambiente - tema particolarmente caro all’autore soprattutto nei suoi ultimi scritti - fra la cultura e il diritto e, infine, fra il progresso tecnologico, l'informatica e l'uomo. Chiude il volume un capitolo dedicato alla magistratura e in particolare a Tangentopoli, per il quale si riprendono gli scritti dell’autore dal 1993 fino al 2022, in occasione del trentennale di Mani Pulite.