Il filo conduttore di questo lavoro, giunto alla seconda edizione, è il “ciclo della datificazione”, vale a dire quella modalità di organizzazione dell’esperienza che si muove attraverso la sequela ricorsiva eventi-dati-conoscenza-decisione-azione-eventi.
Quello che è il tipico modo di pensare l’efficientamento di un’organizzazione è diventato ormai – grazie alla rivoluzione informatica – la struttura fondamentale dello sviluppo complessivo delle società più evolute, divenendo paradigma universale di interpretazione e di costruzione della prassi attraverso la pervasività della traduzione in dati dell’esperienza e il corrispondente, necessario, incremento esponenziale dell’automazione.
Riflettendo su ciascun momento della datificazione, l’autore indaga i profili ideologici, epistemologici e giuridico-sociali di una trasformazione che ha già sfidato la capacità di resistenza delle categorie fondamentali della comprensione giuridica contemporanea espressa in particolare nei diritti della persona.