Volti artificiali e carni coltivate, gemelli digitali e beni crittografici, dati e media sintetici, creature biorobotiche e metaversi emergenti fino ai simulatori quantistici e alle neuroprotesi: forse non viviamo dentro una simulazione, ma di certo vivremo grazie a una simulazione. O meglio, in virtù delle molte simulazioni che stanno ridisegnando il nostro mondo. Qualcuno l’ha chiamata età dell’oro della simulazione, uno spettro ampio e divisivo di meraviglie e mostruosità. Di più: queste sorprendenti e talvolta arrischiate ingegnerie simulacrali assemblano oggi filosoficamente un nuovo catalogo del reale. Danno vita a un pianeta ricreato e popolato da entità, esperienze ed ecologie generate – a vario titolo e senso – attraverso simulazioni computazionali. Tra inconsuete mimesi e singolari genesi, tra simulazioni e sintesi, è un’improvvisa produzione (sostenibile?) di nuove, strane nature. È un rinnovato modo di essere e di divenire (abitato) del nostro pianeta. Ma che cos’è, oggi, simulazione? Come Alice, per esplorare queste terre incognite abbiamo bisogno di mappe culturali aggiornate. Interpretative e orientative. Curiose e caute insieme. Come quelle fornite in queste cinque lezioni.