Il presente volume costituisce lo sforzo collettivo degli Autori, accademici o avvocati, di sintesi e illustrazione del nuovo Codice dei contratti pubblici 2023. Il nuovo Codice nasce non per dare attuazione a nuove direttive dell’Unione europea, essendo ancora in vigore le direttive 2014, già attuate dal codice del 2016, ma nasce essenzialmente in reazione a quelli che erano diffusamente ritenuti i difetti di quest’ultimo: il gold plating, la logica del controllo dirigistico, l’eccessiva rigidità o l’eccessiva incertezza di molti istituti centrali per un funzionamento efficiente del public procurement, il ruolo para normativo dell’ANAC. Il nuovo Codice 2023 ribalta la logica,
introducendo i principi del risultato e della fiducia e intervenendo chirurgicamente su nodi centrali della materia (a partire dagli affidamenti sotto soglia, dall’appalto integrato, dai requisiti di ordine generale, dagli RTI, dall’avvalimento e dal subappalto) per ridurre le criticità e le cause di contenzioso. Un codice scritto dai giudici e per le
imprese in nome dell’efficacia e dell’efficienza. La futura esperienza ci dirà se sarà stata davvero la rivoluzione promessa