La scelta di affrontare il tema della responsabilità da inadempimento nella prospettiva del giudizio civile e dall’angolo visuale del regime probatorio, si colloca entro la celebre tradizione dottrinale che dell’obbligazione coglie la connessione forse inscindibile con il processo; e nel contempo rende inevitabile che i lavori raccolti all’interno dell’opera abbiamo tutti un’unica impronta metodologica.
L’impronta nasce dalla inevitabile esigenza di raffrontare l’esperienza giurisprudenziale, all’interno della quale si svolge per intero la fase istruttoria e quindi la raccolta di prove, precostituite e no, con i principi che presiedono da un lato la prova, e dall’altro lato il sistema della responsabilità da inadempimento.
Sulla base di questa impronta metodologica vengono così trattati i temi della prova (documentale e per testi) rispettivamente del credito volontario e del credito involontario; della prova di adempimento o inadempimento (anche nella prospettiva delle azioni sociali di responsabilità); della prova riferita ai casi di impossibilità liberatoria; della prova del danno (emergente e lucro cessante) e delle interferenze con la sua possibile liquidazione equitativa; ancora, dell’attività probatoria richiesta in funzione di quanto previsto in materia di inadempimento colposo e doloso (e quindi di danno prevedibile e imprevedibile), di fatto colposo del creditore e di evitabilità del danno.
Il volume si chiude infine con la necessaria trattazione del tema della prova nel giudizio sulla causalità giuridica