Il riconoscimento degli status familiari - o personali - acquisiti all'estero s'inserisce in un momento storico caratterizzato dall'affermarsi di nuovi e diversi modelli familiari, in un contesto normativo europeo di grande eterogeneità. Quando lo status familiare acquisito all'estero incontra l'ordinamento di destinazione possono sorgere problemi laddove tale status non trovi una corrispondenza nelle fattispecie già previste dall'ordinamento presso il quale lo si intenda far acquisire, oppure non sia conforme ai principi generali posti a fondamento dell¿ordinamento di destinazione stesso. Qualora, tuttavia, non vi siano i presupposti necessari per attuare il riconoscimento, si pone l'ulteriore questione della tutela del superiore interesse del minore, del diritto al rispetto della vita privata e familiare, della tutela dei diritti dell'uomo e via dicendo. Appare dunque opportuno rivedere, in questa nuova ottica, l'operatività delle tradizionali norme di conflitto, adattandole, ove possibile, o creandone diverse che siano idonee ad evitare la formazione di situazioni claudicanti. L'opera è aggiornata, altresì, al d.l. 17 febbraio 2017, 13, convertito in l. 13 aprile 2017, n. 46 (legge c.d. Minniti-Orlando) e alla l. 7 aprile 2017, n. 47 in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati.