Il volume propone una ricostruzione unitaria delle varie figure di sostituzione di un contraente all’interno del rapporto contrattuale, nelle quali, in deroga alle norme sulla cessione del contratto, si prescinde dal consenso dell’altra parte.
I problemi di tutela del contraente, che subisce il mutamento dell’identità soggettiva della controparte, sono stati risolti finora dal legislatore caso per caso, con rimedi diversi (ad es. il recesso nell’art. 2558 c.c.; la responsabilità sussidiaria dell’originario conduttore nell’art. 36, legge n. 392/78) e senza l’individuazione di regole generali.
Il tentativo dell’A. – dinanzi alla diffusione di ipotesi legislative aventi tali caratteristiche (si pensi alle norme sul trasferimento dei rapporti contrattuali delle aziende bancarie in crisi) – è, dunque, quello di configurare il subingresso coattivo nel rapporto contrattuale come istituto autonomo, del tutto distinto dalla cessione volontaria del contratto e regolato da principi generali in grado di stabilire un ragionevole equilibrio tra le esigenze di circolazione dei rapporti giuridici, proprie di ampi settori del mercato, e le istanze di tutela delle scelte e dell’affidamento dei contraenti.