COMPENDIO DI DIRITTO TRIBUTARIO 2024

COMPENDIO DI DIRITTO TRIBUTARIO 2024

I DIRITTI REALI

I DIRITTI REALI

IL TRUST E GLI ISTITUTI AFFINI IN ITALIA

Pianificazione patrimoniale e passaggio generazionale

Regular Price 45,00 € Special Price 42,75 €

TipologiaLibri

Autore: Biasini Gino , Rota Flavio

EditoreGIUFFRE

CollanaCOLLANA NOTARILE

Pagine490

Data pubblicazione4 set 2023

Reparto: Abilitazioni e concorsi , Diritto , LIBRI

Argomento: Notai , Famiglia e Minori

SKU/ISBN:  9788828850434

Indice sommario
Prefazione alla quarta edizione VII
Prefazione alla terza edizione IX
Prefazione alla seconda edizione XI
Prefazione alla prima edizione XIII
PARTE PRIMA
IL TRUST
Capitolo I
IL TRUST IN GENERALE
1.1. Nozione di trust . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
1.1.1. Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
1.1.2. Il trust internazionale cosiddetto convenzionale . . . . . . . . . 4
1.1.3. Il trust interno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
1.2. Cenni storici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
1.2.1. Le origini feudali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
1.2.2. L'istituto dell'"use", prototipo del trust moderno . . . . . . . . 7
1.2.3. Segue: l'equity ed il sistema di tutela duale . . . . . . . . . . . 8
1.2.4. Il trust in epoca moderna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
1.3. Natura giuridica del trust 10
1.3.1. Teoria del negozio a formazione complessa 10
1.3.2. Teoria (preferibile) del negozio unilaterale recettizio 10
1.3.3. Negozio a titolo gratuito ed a titolo oneroso 11
1.3.4. Negozio a natura patrimoniale 12
1.3.5. Negozio a natura irrevocabile 12
1.3.6. Negozio di durata 13
1.3.7. Negozio a causa variabile 13
1.4. La struttura del trust 13
1.4.1. Trust convenzionale 13
1.4.2. Trust espressamente istituiti 16
1.4.3. Trust statici e dinamici 17
1.4.4. Trust autodichiarato 17
1.4.5. Trust autodestinato 18
1.4.6. Trust di scopo 19
1.4.7. Trust discrezionale 19
1.4.8. Trust trasparente e trust opaco 20
1.4.9. Trust liberale e commerciale 20

XVI Indice sommario
1.5. Le caratteristiche del trust 21
1.5.1. Generalità 21
1.5.2. Gli elementi caratteristici 21
1.6. Il vincolo di destinazione nel trust 22
1.6.1. Generalità 22
1.6.2. Le finalità meritevoli di tutela 24
1.7. La separazione patrimoniale nel trust (c.d. segregazione) 25
1.7.1. Generalità 25
1.7.2. Gli effetti della segregazione sull'ordinamento interno 27
1.7.3. Segregazione patrimoniale e par condicio creditoria 30
1.8. Considerazioni finali 30
Schema tipo n. 1 - Trust interno 32
Schema tipo n. 2 - Trust di prassi anglosassone 35
Capitolo II
RICONOSCIMENTO ED APPLICABILITÀ DEL TRUST
2.1. Le fonti interne del trust 53
2.1.1. Generalità 53
2.1.2. Le fonti costituzionali 55
2.1.3. Le fonti civilistiche 56
2.1.4. La legge n. 364 del 16 ottobre 1989 59
2.1.5. La legge n. 218 del 1995 sulla riforma del diritto internazionale privato 60
2.1.6. Il decreto legislativo n. 231/2007 (Legge Antiriciclaggio) 60
2.1.7. I provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate 61
2.1.8. La Legge Comunitaria del 2010 62
2.1.9. La legge c.d. "Dopo di Noi": affidamento fiduciario 65
2.2. Limiti al trust interno 66
2.2.1. Generalità 66
2.2.2. Compatibilità con i principi di diritto successorio: lesione dei legit- timari e divieto patti successori 68
2.2.3. Compatibilità con la par condicio creditorum 70
2.3. Il contrasto interpretativo 70
2.3.1. Generalità 70
2.3.2. L'orientamento giurisprudenziale 71
2.3.3. Segue: in particolare, sull'art. 13 Conv. 73
2.3.4. La prassi notarile 74
2.4. Le fonti esterne del trust 74
2.4.1. La professio iuris 74
2.4.2. Segue: il rinvio normativo 76
2.4.3. Segue: gli ordinamenti plurisoggettivi 77
2.4.4. Competenza e giurisdizione nei rapporti di trust 77
2.4.5. L'individuazione del domicilio del trust 78
2.4.6. Segue: quando le parti non operano nessuna scelta di legge 79
2.4.7. Legge opzionata e rapporti con i terzi 80
2.4.8. La legislazione anglosassone 81
2.4.9. La legislazione di Jersey 81


2.4.10. La legislazione sanmarinese . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83
2.4.11. Segue: azione revocatoria e obbligo di delibazione . . . . . . . 85
Capitolo III
L'ISTITUZIONE DEL TRUST
3.1. I soggetti nel trust . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87
3.1.1. Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87
3.1.2. Il settlor: costituente e disponente . . . . . . . . . . . . . . . 87
3.1.3. Segue: poteri e doveri del settlor . . . . . . . . . . . . . . . . 88
3.1.4. Il trustee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
3.1.5. Segue: poteri e doveri del trustee . . . . . . . . . . . . . . . 92
3.1.6. Segue: intervento in atto notarile di persona che si dichiari trustee . . 93
3.1.7. La cessazione del trustee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94
3.1.8. Il guardiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3.1.9. Segue: poteri attribuibili al guardiano, in particolare la facoltà di rimozione del trustee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

95
3.1.10. Segue: altri poteri attribuibili al guardiano . . . . . . . . . . . 96
3.1.11. I beneficiari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96
3.1.12. Segue: categorie e qualità dei beneficiari . . . . . . . . . . . . 96
3.1.13. Segue: la modifica delle posizioni soggettive dei beneficiari . . . 97
3.1.14. Segue: trasferimento delle posizioni soggettive beneficiarie . . . . 98
3.2. La causa del trust . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
3.3. L'oggetto nel trust . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
3.4. La forma nel trust . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
3.4.1. Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
3.4.2. Il trust istituito mortis causa . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
Caso n. 1 - Trust istituito mortis causa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101
3.4.3. Il trust semisegreto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106
3.4.4. Il trust istituito inter vivos . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107
3.4.5. Segue: il trust nuncupativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107
3.4.6. Segue: il trust segreto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108
3.4.7. Segue: la lettera dei desideri . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108
3.4.8. Il trust come atto istitutivo ed atto dispositivo . . . . . . . . . 110
3.4.9. Il trust simulato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110
3.4.10. Il trust anomalo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114
Schema tipo n. 3 - Atto di nomina di nuovo trustee 118

Capitolo IV
L'AMMINISTRAZIONE DEI BENI CONFERITI IN TRUST
4.1. L'amministrazione del trust 125
4.1.1. Generalità 125
4.1.2. Normativa complementare in materia di amministrazione 126
4.2. La responsabilità del trustee 126
4.2.1. Generalità 126

4.2.2. Segue: la corresponsabilità dei trustee 129
4.2.3. Segue: l'esonero da responsabilità del trustee 129
4.2.4. Segue: responsabilità del trustee verso i terzi 129
4.2.5. Il conflitto di interessi del trustee 131
4.3. L'esecuzione su beni e frutti costituiti in trust 132
4.3.1. Generalità 132
4.3.2. L'azione reipersecutoria 132
4.3.3. L'azione cautelare 133
4.3.4. L'azione di separazione 133
4.3.5. L'azione revocatoria 133
Capitolo V
MODIFICA, REVOCA ED ESTINZIONE DEL TRUST
5.1. La modifica del trust 137
5.2. La durata del vincolo sui beni in trust 137
5.3. La revocabilità del trust 139
5.4. Le cause estintive del trust 140
5.5. Segue: la devoluzione patrimoniale ai beneficiari ultimi 141
Schema tipo n. 4 - Atto di cessazione trust 143
Capitolo VI
UTILITÀ DEL TRUST: TIPOLOGIE E CASISTICA
6.1. Generalità 147
6.2. Il trust di garanzia 148
6.2.1. Generalità 148
6.2.2. Limiti alla liceità del trust di garanzia 149
6.2.3. Segue: il divieto del patto commissorio 150
6.2.4. Applicazioni pratiche: per garantire il terzo finanziatore 152
6.2.5. Segue: sul deposito di somme presso un professionista a garanzia di
un determinato adempimento 153
Caso n. 2 - Trust di garanzia per il deposito di somme 154
6.2.6. Segue: nel trasferimento di un terreno a fronte di immobili da costruire 160
6.2.7. Differenze con il patto marciano 162
6.2.8. Differenze con la vendita con patto di riscatto 163
6.2.9. Segue: differenze con il mandato a scopo di garanzia 164
6.2.10. Segue: quando il garante del debito altrui è un terzo 164
6.2.11. Differenze con la cessione del credito 166
6.2.12. Differenze con la vendita e retrolocazione finanziaria (c.d. sale e
lease back) 166
6.2.13. Differenza con l'ipoteca 167
6.2.14. Differenze con il pegno irregolare 167
6.3. Il trust per l'imprenditore 168
6.3.1. Generalità 168
6.3.2. Con finalità di protezione patrimoniale 168

6.3.3. Segue: differenza con il fondo patrimoniale 168
6.3.4. Segue: differenza col regime patrimoniale della separazione dei
beni 169
Caso n. 3 - Protective trust 170
6.3.5. Con finalità di autofinanziamento 175
6.3.6. Per il passaggio generazionale aziendale 176
6.3.7. Differenze con il testamento 179
6.3.8. Differenze con la donazione 180
6.3.9. Differenze con l'affitto di azienda, usufrutto e successiva cessione . 181
6.3.10. Differenze col patto di famiglia 181
6.3.11. Differenze con il conferimento d'azienda 182
6.3.12. Differenza con il family buy out 183
Caso n. 4 - Trust per il passaggio generazionale dell'impresa 183
6.4. I trust societari 189
6.4.1. I trust per la società 189
6.4.2. Trust e stock options 189
6.4.3. Segue: trust e acquisto di azioni 191
6.4.4. Segue: trust a garanzia di prestito obbligazionario 191
6.4.5. Trust e operazioni finanziarie (mutuo di scopo e project financing) 193
Caso n. 5 - Trust e operazioni finanziarie (c.d. project financing) 195
6.4.6. I trust per i soci 205
6.4.7. Trust e patti parasociali (voting trust) 205
6.4.8. Il trust liquidatorio o solutorio 207
6.5. Il trust familiare 213
6.5.1. Generalità 213
6.5.2. Come alternativa alla dote 214
6.5.3. Come alternativa al fondo patrimoniale 215
6.5.4. Come alternativa a donazioni e legati modali 216
Caso n. 6 - Trust e intestazione di immobili in nome altrui in alternativa alla donazione 217
6.5.5. Come alternativa al fedecommesso 219
Caso n. 7 - Trust come nuova forma di fedecommesso 220
6.5.6. Differenze con l'usufrutto successivo 226
6.5.7. Come negozio compositivo degli assetti patrimoniali nelle crisi coniugali 226
6.5.7.1. Differenza fra i trust giudiziali c.d. iussi iudicis e i trust giudiziali c.d. volontari 229
6.5.7.2. Sull'ammissibilità dei trust giudiziali 230
6.5.7.3. Segue: teoria della nullità 230
6.5.7.4. Segue: teoria della validità 231
6.5.7.5. Segue: teoria dell'ammissibilità del trust giudiziale se posto
a favore di un terzo 231
6.5.7.6. Efficacia traslativa e trascrivibilità del trust giudiziale 232
Caso n. 8 - Trust istituito per comporre gli assetti patrimoniali tra coniugi nell'am-
bito di una separazione consensuale 234
6.5.8. Nei rapporti parentelari in linea retta 237
Caso n. 9 - Trust nei rapporti familiari 238
6.5.9. Nella famiglia di fatto 244
Caso n. 10 - Trust in una famiglia di fatto 246

6.6. Il trust per minori 251
6.7. Il trust per disabili 252
6.7.1. Generalità 252
6.7.2. Differenza dalla sostituzione fedecommissaria 255
6.7.3. Differenza con l'amministratore di sostegno 256
Caso n. 11 - Trust a favore di figlio disabile 257
Caso n. 12 - Trust a favore di un soggetto debole sottoposto ad amministrazione di sostegno 265
6.8. I trust di scopo e caritatevoli 274
6.8.1. Generalità 274
6.8.2. Differenze dalla fondazione 277
6.8.3. Applicazioni pratiche: per gestire un patrimonio immobiliare 278
6.8.4. Segue: per indirizzare l'uso del capitale nelle polizze assicurative . 279
6.8.5. Segue: per conservare e gestire collezione di opere d'arte 279
Caso n. 13 - Trust caritatevole a favore di associazione benefica 280
6.9. Il trust per gli enti pubblici 282
6.9.1. Generalità 282
6.9.2. Per la gestione di pubblici servizi 283
6.9.3. Per la creazione di nuove infrastrutture 284
6.9.4. Per le lottizzazioni immobiliari 284
Caso n. 14 - Trust nelle lottizzazioni immobiliari 284
6.9.5. Per la risoluzione di conflitti di interesse per incompatibilità (blind
trust) 285
6.10. Il trust e multiproprietà 286
Capitolo VII
LA PUBBLICITÀ DEL TRUST
7.1. La trascrivibilità del negozio dispositivo di trust 289
7.1.1. Generalità 289
7.1.2. Critiche mosse alla trascrivibilità 289
7.1.3. Segue: teoria del numerus clausus dei diritti reali 290
7.1.4. Segue: teoria della tassatività degli atti soggetti a trascrizione 290
7.1.5. Segue: teoria della trascrizione convenzionale 291
7.1.6. La trascrizione (preferibile) negli atti di trust inter vivos 292
7.1.7. Segue: la trascrizione attuata in favore del trust 293
7.1.8. La trascrizione negli atti di trust mortis causa 295
7.1.9. La trascrizione nel sistema tavolare italiano 295
7.1.10. La trascrizione dei patrimoni destinati delle società 297
7.1.11. La trascrizione dei fondi immobiliari chiusi 297
7.1.12. La trascrizione dei trust giudiziali 298
7.1.13. La trascrizione del vincolo di destinazione 298
Schema tipo n. 5 - Atto di deposito di trust 299

Capitolo VIII
RESPONSABILITÀ DEL PROFESSIONISTA NEL TRUST
8.1. Generalità 301
8.2. La responsabilità civile 301
8.3. La responsabilità disciplinare 302
8.3.1. Generalità 302
8.3.2. La responsabilità per deposito di atti istitutivi di trust rogati al- l'estero 304
8.4. La responsabilità penale 305
8.5. Antiriciclaggio 306
8.5.1. Indicatori di anomalie oggettivi e soggettivi 306
8.5.2. Il Registro camerale dei trust 311
Capitolo IX
LA TASSAZIONE DEL TRUST
9.1. Generalità 315
9.2. La tassazione indiretta 317
9.2.1. Generalità 317
9.2.2. L'atto istitutivo 322
9.2.3. Dotazione dei beni in trust 322
9.2.4. Le operazioni effettuate dal trustee 323
9.2.5. La sostituzione del trustee e del guardiano 324
9.2.6. Il trasferimento di beni ai beneficiari 325
9.2.7. Imposte ipotecaria e catastale 326
9.2.8. La tassazione indiretta applicata ad un caso concreto 327
9.3. La tassazione diretta 329
9.3.1. Generalità 329
9.3.2. Segue: trust esteri e beneficiari residenti 333
9.3.3. Segue: beneficiari esteri di trust residenti 334
9.3.4. La tassazione dei redditi del trust 334
9.3.5. La tassazione dei dividendi nel trust 337
9.3.6. La tassazione del trasferimento dei beni al trustee 337
9.3.7. La tassazione del trasferimento dei beni dal trustee a terzi 338
9.3.8. La tassazione diretta applicata ad un caso concreto 338
9.4. Obbligo di monitoraggio fiscale del trust 339
9.4.1. Generalità 339
9.5. La tassazione internazionale sul trust 341
9.5.1. Generalità 341
9.5.2. Nella Repubblica di San Marino 341
9.5.3. In Gran Bretagna 342
9.5.4. A Malta 342
9.5.5. A Cipro 343

PARTE SECONDA
GLI ISTITUTI AFFINI
Capitolo X
IL NEGOZIO FIDUCIARIO
10.1. Generalità e nozione 347
10.1.1. Generalità 347
10.1.2. Nozione 348
10.2. Natura giuridica 350
10.2.1. Natura giuridica 350
10.2.2. Teoria della causa fiduciae 351
10.2.3. Teoria (preferibile) dei negozi collegati 352
10.3. Oggetto 354
10.3.1. Negozi fiduciari puri e impuri 354
10.3.2. Il negozio fiduciario testamentario 355
10.4. Effetti 356
10.4.1. Generalità 356
10.4.2. Segue: successione mortis causa nel negozio fiduciario 356
10.4.3. La tutela giuridica nel negozio fiduciario 356
10.4.4. Segue: l'inopponibilità del pactum fiduciae 357
10.5. La forma 358
10.5.1. Generalità 358
10.5.2. Fiducia romanistica e fiducia germanistica 358
10.5.3. Fiducia dinamica e fiducia statica 359
10.6. L'attività di gestione delle società fiduciarie 360
10.6.1. Generalità 360
10.6.2. Natura giuridica 361
10.6.3. Disciplina 363
10.6.4. Oggetto 365
10.6.5. Effetti 365
10.6.6. Segue: in particolare, sulla differenza tra rapporto fiduciario e mandato nelle società fiduciarie 366
10.7. Altre figure di negozio fiduciario 368
10.7.1. Il patto di retrovendita 368
10.7.2. La girata fiduciaria 368
10.8. Differenze con il mandato 368
10.8.1. Natura giuridica 368
10.8.2. Oggetto 369
10.8.3. Effetti 370
10.8.4. Segue: la successione mortis causa nel mandato 370
10.8.5. La tutela giuridica 370
10.9. Differenze con il contratto a favore del terzo 370
10.9.1. Generalità 370
10.9.2. Natura giuridica 370
10.9.3. Oggetto 370
10.10. Differenze con il contratto estimatorio 371
10.11. Differenze con il contratto di fiducia 371

10.12. Differenze con il trust 372
Schema tipo n. 6 - Contratto fiduciario 375
Schema tipo n. 7 - Mandato senza rappresentanza 383
Capitolo XI
LA LEGGE C.D. SUL "DOPO DI NOI": L'AFFIDAMENTO FIDUCIARIO
11.1. Generalità e nozione 385
11.1.1. Generalità 385
11.1.2. Nozione 387
11.2. Natura giuridica 387
11.2.1. Natura giuridica 387
11.3. Caratteristiche del contratto c.d. "Dopo di Noi" 388
11.3.1. Requisiti soggettivi 388
11.3.2. Requisiti oggettivi 388
11.4. Effetti 389
11.4.1. Effetti 389
Schema tipo n. 8 - Contratto di affidamento fiduciario 391
Capitolo XII
IL FONDO PATRIMONIALE
12.1. Generalità 403
12.2. Natura giuridica 403
12.3. L'oggetto 406
12.3.1. Generalità 406
12.3.2. Proprietà attribuita ad entrambi i coniugi 407
12.3.3. Proprietà attribuita ad uno solo dei coniugi 408
12.3.4. Attribuzione del solo diritto di godimento 408
12.3.5. Diritti reali limitati 409
12.3.6. L'azienda 409
12.3.7. I titoli di credito 410
12.3.8. Beni futuri 410
12.4. Effetti 411
12.4.1. L'amministrazione del fondo patrimoniale 411
12.4.2. La deroga convenzionale 412
12.4.3. L'art. 2929-bis c.c. Espropriazione di beni oggetto di vincoli di indisponibilità o di alienazioni a titolo gratuito 413
12.4.4. Segue: l'iscrizione di ipoteca non volontaria, ivi compresa quella di
cui all'art. 77 del D.P.R. 602/1973 415
12.5. La forma 416
12.6. Differenze con il trust 416
12.6.1. Generalità 416
12.6.2. Soggetti beneficiari 418
12.6.3. Oggetto del fondo e del trust 418
12.6.4. Durata 419

Capitolo XIII
ATTI NOTARILI DI DESTINAZIONE DEI BENI EX ART. 2645-TER C.C
13.1. Generalità 421
13.2. Natura giuridica 422
13.2.1. Generalità 422
13.3. Effetti 423
13.3.1. Generalità 423
13.3.2. Il trasferimento in capo al beneficiario 425
13.3.3. Segue: morte del conferente e permanenza del vincolo 425
13.4. Forma 426
13.4.1. Generalità 426
13.4.2. Segue: il giudizio della meritevolezza 427
13.4.3. Le modalità di attuazione della pubblicità immobiliare 429
13.5. Differenze con il trust 431
13.5.1. Generalità 431
Schema tipo n. 9 - Atto unilaterale di destinazione ex art. 2645-ter c.c. 434
Schema tipo n. 10 - Atto bilaterale di destinazione ex art. 2645-ter c.c. 437
Capitolo XIV
IL PATTO DI FAMIGLIA
14.1. Generalità 441
14.2. Natura giuridica del patto di famiglia 442
14.2.1. Generalità 442
14.2.2. Segue: teoria del negozio donativo 443
14.2.3. Segue: teoria del negozio divisionale 444
14.2.4. Segue: teoria del contratto a favore del terzo 445
14.2.5. Segue: teoria (preferibile) del nuovo negozio tipico 445
14.3. La causa del patto di famiglia 446
14.3.1. Teoria della causa complessa 446
14.3.2. Teoria (preferibile) della causa unitaria 447
14.4. I limiti al patto di famiglia 447
14.4.1. Rapporto con il divieto dei patti successori 447
14.4.2. Segue: rapporto con la disciplina della successione necessaria 448
14.4.3. Limiti di compatibilità con l'impresa familiare e con le differenti tipologie societarie 448
14.5. I soggetti nel patto di famiglia 450
14.5.1. Generalità 450
14.5.2. Segue: l'imprenditore 450
14.5.3. Segue: i legittimari 451
14.5.4. Segue: sull'ammissibilità della rappresentanza 453
14.5.5. Segue: intervento di minori, nascituri concepiti o incapaci 453
14.5.6. Segue: degli eventuali legittimari sopravvenuti c.d. terzi 454
14.5.7. Segue: intervento di figli naturali e coniuge divorziato 454
14.6. L'oggetto del patto di famiglia 456
14.6.1. Generalità 456
14.6.2. Segue: le partecipazioni societarie 457

14.7. Gli effetti del patto di famiglia 458
14.7.1. La liquidazione dei non assegnatari 458
14.7.2. Segue: la rinunzia alla liquidazione dei non assegnatari 460
14.7.3. Segue: il contratto successivo di assegnazione 460
14.7.4. Implicazioni sulla futura riunione fittizia 460
14.7.5. La tutela giuridica 461
14.8. La forma del patto di famiglia 462
14.9. Modifica e scioglimento del patto di famiglia 462
14.9.1. Generalità 462
14.9.2. La facoltà di recesso 464
14.10. Fiscalità del patto di famiglia 464
Schema tipo n. 11 - Patto di famiglia 467
Indice bibliografico 471
Indice dei casi e degli schemi 483
Indice analitico 485
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