Preliminare allo studio del diritto della sicurezza pubblica è la disamina della nozione di sicurezza, che verrà ana-lizzata sotto tre profili: lessicale, concettuale (peraltro connessi fra loro) e sistematico. In via di prima approssimazione, per sicurezza s’intende la condizione di tranquillità, data dall’assenza di pericoli, in cui si trova un soggetto, che perciò non si preoccupa al riguardo: invero etimologicamente la parola sicurezza deriva dall’espressione latina sine cura, che significa senza preoccupazione. Nel prosieguo si esaminerà la sicurezza pubblica (la quale trascende quella privata cioè il ridotto ambito che un privato può proteggersi da sé) cioè la sicurezza avente rilevanza pubblicistica: riguardo ad essa occorre enucleare un aspetto “passivo” cioè i soggetti la cui sicurezza viene tutelata, che sono sia l’ordinamento statale sia gli individui abitanti in esso, e un aspetto “attivo” ossia i soggetti che tutelano la sicurezza altrui, i quali sono tendenzialmente i pubblici poteri poiché hanno il monopolio della forza legittima; nel testo si utilizzeranno come pressoché equivalenti le espressioni sicurezza pubblica e sicurezza tout court.