L'appalto integrato ha resistito ai tentativi di abrogazione che si sono verificati durante il periodo di vigenza del Codice del 2016.
Tale istituto, da sempre oggetto nel dibattito pubblico di numerose critiche e perplessità, ha avuto un momento di valorizzazione con l’approvazione del Decreto Semplificazione bis (art. 48 della legge 108/2021).
Attualmente non è rappresentato da una figura giuridica unica ma si presta a varie applicazioni n funzione sia del procedimento di affidamento che del contenuto del contratto di appalto.
Tutto questo a causa di tentativi operati dal nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023) di tenere in vita alcune norme in parte superate (D.Lgs. 50/2016) e di non rinunciare alle opportunità offerte dalla decretazione “emergenziale” (Decreti Semplificazione).
Il tentativo di questa pubblicazione è quello di cercare di dare un unicum normativo a un quadro giuridico frastagliato e denso di variabili.
Per queste ragioni si pensato di fornire agli operatori della pubblica amministrazione, ai professionisti, i tecnici, alle imprese, non solo una introduzione che illustrasse le combinazioni tra le norme, ma anche una sequenza di schemi di atti e provvedimenti che potesse supportare il loro lavoro cercando di orientare e semplificare le attività.
In particolare, la pubblicazione per le quattro fattispecie di appalto integrato (codicistico, emergenziale, ibrido e ibrido emergenziale), fornisce la seguente modulistica compilabile e personalizzabile:
Bandi ci gara, Disciplinari, Istanze e dichiarazioni, Formulario per il Documento di Gera Unico Europeo (DGUE), Contratti.