È tanta la pubblicistica sull’euro, ma pochi i contributi sistematici che rispondono a quattro apparenti semplici domande: che cos’è, come funziona (o non funziona), che cosa è successo, che cosa potrebbe succedere. Quattro punti cardinali per orientarsi in modo chiaro e oggettivo. A leggere fatti e misfatti di questi anni, luci e ombre si susseguono. La crisi della Zona euro ha fatto vacillare i tre principi alla base dell’unione monetaria: la BCE non può monetizzare i defi cit dei paesi appartenenti all’euro; uno stato in crisi non può essere salvato dagli altri; uno stato sovrano non può fallire. La risposta alla crisi è stata una ricerca per tentativi ed errori di un equilibrio tra solidarietà europea e responsabilità a livello nazionale. Ma questo ha provocato serie tensioni politiche. Che fare? Completare l’assetto istituzionale dell’unione monetaria – come sostengono Giavazzi e Rho, che hanno curato l’edizione italiana arricchendola con un saggio introduttivo – non è il problema più complicato. Il problema davvero diffi cile è un altro: come cancellare gli squilibri che in quindici anni si sono creati all’interno dell’unione monetaria.