Gli scritti raccolti in questo volume su L’Europa a cent’anni dalla Prima guerra mondiale analizzano problemi con cui il continente si confronta oggi sotto il profilo della storia, del diritto, della politica. Per comprenderli meglio, gli autori allargano lo sguardo a un periodo secolare.
Vengono esaminati progetti di Stati nazione e di integrazione europea, e i mutamenti delle costellazioni geopolitiche globali in cui l’Europa ruota. Si vagliano le basi giuridiche e la funzionalità politica di organizzazioni come l’Unione europea e il Consiglio d’Europa. Tra gli aspetti trattati due emergono come decisivi per una comprensione dello sviluppo europeo nel lungo periodo e nella crisi attuale.
Il primo è il parziale smarrimento del legame tra cittadinanza e welfare, già asse portante non solo dei progetti di nazione o di integrazione europea, ma della stessa coesione atlantica.
Il secondo è il vacillare delle istituzioni europee tra grandi ambizioni sovranazionali (e dunque costituzionali) e quella dimensione ancora consistente dell’Unione che è governata dal diritto internazionale: dimensione che, per non essere “detta” – in primis dalla Corte di giustizia – produce processi di governo opachi e non sempre efficaci. Di questa duplice analisi sembrano dare conferma anche le difficoltà nella gestione della crisi epidemica iniziata nel 2020.