L’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini dell’autonomia negoziale, ponendo sfide inedite ai principi fondamentali dell’ordinamento italo-europeo. Questo volume esplora le tensioni tra innovazione tecnologica e capisaldi del diritto, analizzando come l’IA influenzi, tra l’altro, la formazione del consenso, la tutela della privacy e le asimmetrie di potere nei rapporti contrattuali. L’autore, nell’analisi critica delle piattaforme digitali e dei loro algoritmi, sostiene un approccio ermeneutico sistematico e assiologico che, riconoscendo i limiti ontologici dell’interpretazione algoritmica, ribadisce l’imprescindibilità dell’elemento umano nell’interpretazione giuridica.