Il cambio di prospettiva che ha interessato le procedure concorsuali a seguito della riforma del 2005, privandole del loro carattere afflittivo e trasformandole in mezzi di gestione delle crisi di impresa, aveva palesato l’esigenza
di garantire una seconda chance anche in favore di quei soggetti, sottratti alla disciplina del fallimento, che si trovino in una situazione di sovraindebitamento. Di tale istanza di tutela si era fatto carico il legislatore con la
legge 27 gennaio 2012, disegnando uno strumento apposito, rivelatosi, tuttavia, di scarsa utilizzabilità pratica. Il legislatore delegato ha, quindi, inteso, col d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, come modificato dal d.lgs. 26 ottobre 2020, n. 147 e da ultimo dal d.l. 30 aprile 2022, n. 36, conv. con mod. dalla l. 29 giugno 2022, n. 79, riformare l’intera materia, semplificando le procedure e potenziando il meccanismo dell’esdebitazione, vero fulcro della riforma. Il presente testo intende fornire una prima analisi delle novità normative, evidenziandone le differenze rispetto al passato e dando conto del loro possibile impatto sui contrasti dottrinali e giurisprudenziali insorti nel vigore della legge n. 3/2012