È comune opinione che la chance sia un bene concettualmente autonomo rispetto ad ogni altro, oggetto di transazioni, e di difese da terzi aggressori. La probabilità, un tempo avversa al diritto, per l’incertezza che recava, è oggi amministrata grazie alla teorie sul calcolo del probabile che, ormai da più di un secolo, tendono ad un continuo affinamento. Tuttavia, le conseguenze che la prassi italiana ne trae sono discutibili. Ne soffre l’accertamento del nesso di causalità, che, se indirizzato verso la perdita della chance, sarà di norma evidente, anche quando rispetto all’evento finale sia certamente da escludere. Così che, non potendosi condannare un medico per la morte del paziente, si fa in modo che risponda della perdita della probabilità di guarigione. Altrove si è più accorti, come dimostra la rassegna dei diritti stranieri. Soprattutto resta da capire come una prassi sulla chance possa non interrogarsi mai sul concetto giuridico di probabilità.