Con l’adozione del regolamento (UE) 2017/1939 si è conclusa la prima tappa del lungo percorso politico che ha condotto il legislatore sovranazionale all’istituzione della procura europea, a cui è stata riconosciuta la legittimazione per i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione europea. Le dirompenti novità previste dal regolamento per il funzionamento dell’ufficio inquirente europeo hanno reso necessaria un’opera di adeguamento del legislatore nazionale per conformare l’attuale assetto processuale con le funzioni riconosciute ai procuratori europei delegati e agli organi che compongono il livello centrale dell’ufficio. Il lavoro si propone di esaminare il reticolato normativo che sorregge l’azione della procura europea e le implicazioni che derivano dalla parziale inconciliabilità delle disposizioni contenute nella fonte sovranazionale con il sistema processuale nazionale, alla luce delle modifiche apportate dal d.lgs. n. 9 del 2021.