Come si crea o si distrugge la reputazione? Le ragioni di un anonimato prolungato o di una celebrità folgorante, del peggioramento o del miglioramento della nostra immagine, per lo più ci sfuggono. Eppure la reputazione attraversa da un capo all'altro le nostre vite. Da un lato ci preoccupiamo talmente tanto della nostra immagine che ci capita di commettere gesti inconsulti nella vana speranza di tenere sotto controllo l’opinione che gli altri hanno di noi. Dall’altro facciamo talmente tanto affi damento sulla reputazione degli altri che possiamo arrivare a scegliere, basandoci solamente su di essa, un medico, il candidato politico da votare, un giornale, o anche a far nostra un’idea. Il fatto è che la reputazione tocca la nostra esistenza nel suo aspetto più intimo. Questa nozione essenziale è stata stranamente trascurata dalle scienze sociali. Attraverso un percorso multidisciplinare, Gloria Origgi ci mostra che la reputazione non è mai stata così cruciale come nelle società contemporanee: intimamente legata ai temi dell’informazione e della comunicazione, la sua presenza pervasiva e ubiqua – sui motori di ricerca, nei social network, in seno alla comunità scientifi ca e ai modi con cui essa produce e valida il sapere – ha il valore di un segnale in grado di orientare potentemente i giudizi, le scelte e le azioni di tutti noi. Ecco perché diventa fondamentale conoscere i meccanismi attraverso cui si forma, si diffonde e ci condiziona anche quando crediamo di esserne immuni.