L’azienda non è un bene come tutti gli altri. Quando si apre una successione e nel patrimonio ereditario è ricompresa un’attività imprenditoriale, possono manifestarsi scenari che il de cuius, incautamente, non aveva previsto. Le conseguenze possibili possono essere di vario tipo e dipendono dalla realtà che gli eredi si troveranno a dover gestire: una piccola, media o grande azienda oppure un pacchetto di azioni o partecipazioni da amministrare e curare. L’eventualità di poter riflettere con largo anticipo sulla situazione che lasceremo ai nostri eredi, potrà certamente consentirci di pianificare l’inevitabile passaggio generazionale con la dovuta lungimiranza. Occorre poi sottolineare che l’attività imprenditoriale non rappresenta solo un complesso di beni, ma anche un centro di interessi di rilevante importanza per una molteplicità di soggetti. Si pensi banalmente ai clienti, ai fornitori, ai rapporti con le banche, ai dipendenti e a chiunque ne venga a contatto. In quest’ottica gli autori hanno voluto dare un contributo pratico per assicurare una continuità di gestione anche nell’interesse della collettività, provando ad analizzare e superare gli ostacoli che si affrontano non appena l’azienda cade in successione e fornendo, a completamento dell’opera, un piccolo formulario.