Il volume fa il punto sulla disciplina delle misure cautelari, scaturente dalle più importanti riforme degli ultimi cinque anni, da ultimo la l. 103/2017, cd. riforma Orlando. Prendendo le mosse dalla fase genetica (valutazione delle esigenze cautelari, soprattutto in termini di attualità, e contenuti della motivazione del provvedimento coercitivo, con l'introduzione dell'obbligo di autonoma valutazione), l'opera esamina quindi le molteplici disposizioni che hanno rafforzato il principio di extrema ratio della custodia carceraria, anche attraverso un più incisivo ricorso alle misure interdittive, e l'innovativo ruolo che è stato riconosciuto alla persona offesa. Vengono inoltre analizzate le novità introdotte dalla l. 47/2015 in materia di impugnazione delle misure cautelari personali e reali, con l'introduzione di nuovi termini perentori previsti a pena di inefficacia dell'ordinanza genetica e conseguente divieto di riemissione della stessa. L'Autore riorganizza sistematicamente gli indirizzi recentemente sviluppatisi in seno alla giurisprudenza di merito e di legittimità, fra cui fondamentale rilievo assumono le pronunce delle Sezioni unite sull'indisponibilità del "braccialetto elettronico" (n. 20769/2016), sull'applicabilità alle impugnazioni delle misure cautelari reali delle disposizioni dettate per i gravami attinenti alle misure personali (n. 26268/2013 e n. 18954/2016), sul concetto di violenza (n. 10959/2016). Vengono inoltre illustrati i primi interventi del Giudice delle leggi, come la recente pronuncia n. 233/2016, che ha sancito la legittimità costituzionale del divieto di rinnovazione delle ordinanze cautelari caducate per vizi della procedura di riesame, e l'ordinanza n. 136/2017, con la quale è stata ribadita la legittimità della presunzione assoluta di adeguatezza della sola custodia carceraria per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p. Per ogni tema trattato vengono posti in rilievo gli orientamenti contrastanti, evidenziandone criticamente le argomentazioni favorevoli e contrarie, allo scopo di rendere agevole per il lettore la risoluzione di casi concreti e dubbi interpretativi contingenti .