Nel dedalo della letteratura dedicata ai molteplici condizionamenti derivanti, in più settori, dall'impatto dell'evoluzione tecnologica, vi è un margine per soffermarsi sul valore dei diritti di proprietà intellettuale e sulla loro difesa a fronte di usi, ed abusi, da parte della civiltà digitale. Con approccio pragmatico, viene offerta una puntuale rassegna delle modalità di tutela digitale dei così detti intangibili, dialogante con un'elencazione degli adempimenti e delle formalità telematiche volte a fornire tanto forme di protezione, quanto l'accesso alle informazioni relative alle opere ed ai beni industriali tutelati. In una seconda e terza parte si esplorano in maniera speculare, l'una destruens l'altra costruens, debolezze e opportunità dello sfruttamento online degli assets intangibili. Dall'esame scrupoloso delle bad practices, ovvero dell'insieme delle conclamate forme di violazione online dei diritti d'autore e di proprietà intellettuale e industriale, si procede lungo un impervio percorso ricostruttivo delle modalità di recupero e valorizzazione dei beni immateriali. L'analisi degli schemi, talvolta tradizionali, giunge a nuove proposte attuabili tramite i moderni processi offerti dalle blockchain.