Nucleo centrale e qualificante del diritto dell’economia è il mercato finanziario, nei suoi tre settori del mercato finanziario in senso stretto (o mobiliare o, ancora, dei capitali), del mercato bancario e del mercato assicurativo (e della previdenza complementare), avendo riguardo ai soggetti, beni e operazioni dei mercati stessi. Nel più ampio perimetro del diritto dell’economia si è altresì scelto di illustrare il settore dell’energia in ragione della rilevanza che la materia sta assumendo ed è destinata sempre più ad assumere sotto il profilo sociale ed ambientale. emerge come il mercato risulti un concetto di carattere, non già tipologico o descrittivo, bensì normativo o sistemico, evocativo del paradigma con cui misurare le vicende significative per l’ordinamento giuridico. Con riguardo alla tripartizione prospettata, il problema cui il mercato finanziario in senso stretto offre risposte è, in estrema sintesi, rendere possibile il trasferimento di ricchezza da settori dell’economia in avanzo a quelli in disavanzo, garantendo, in una prospettiva macroeconomica, la valorizzazione e la protezione della ricchezza investita. Analogamente, per il mercato bancario, la disciplina è funzionale alla raccolta del risparmio e all’erogazione del credito, mentre, per il mercato assicurativo, obiettivo della regolamentazione è l’assunzione, gestione e neutralizzazione di rischi correlati a eventi dannosi o della vita. Occorre prendere atto che diversi istituti e fenomeni sono intrinsecamente insuscettibili di essere collocati, anche a scopi meramente didattici, in un unico ambito disciplinare.