Il diritto del lavoro sta attraversando una nuova stagione universalistica, che interessa tutte le forme del lavoro reso "per altri", anche a prescindere dalla natura subordinata del rapporto.
Questa tendenza espansiva, che trova la sua giustificazione di principio nell'art. 35 Cost., si spiega in ragione della necessità di estendere le tutele sociali alle nuove categorie di lavoro collocate nella zona grigia tra subordinazione e autonomia, al lavoro autonomo "economicamente dipendente", etero-organizzato, coordinato e continuativo: tutte forme di lavoro che rimanevano ai margini dello storico campo di applicazione del diritto del lavoro.
In questa prospettiva il libro si propone di fornire una ricostruzione critica e sistematica della normativa vigente, con ampi riferimenti di diritto comparato.
Una particolare attenzione viene dedicata alla legge n.128/2019 di tutela del lavoro autonomo tramite piattaforma digitale, dell'art. 2 del d.lgs. n. 81/2015 sulle collaborazioni prevalentemente personali organizzate dal committente, e alla giurisprudenza in tema di qualificazione dei riders.