L’opera, con la sezione QUESTIONI GIURISPRUDENZIALI dove si risponde ai quesiti pratici con l’interpretazione della giurisprudenza più recente, analizza le strategie processuali e le opportunità che si offrono all’avvocato per sindacare la consulenza tecnica nel processo penale. La perizia è lo strumento probatorio che sempre più spesso è al centro dei processi civili e penali in cui occorre accertare fatti che richiedono l’apporto di saperi metagiuridici di carattere tecnico-scientifico. Il lavoro è strutturato in tre parti, ciascuna delle quali si propone l’obiettivo di analizzare i principali aspetti dell’istituto della perizia. Il PRIMO CAPITOLO è dedicato alla disamina dei PROFILI STRUTTURALI, ossia a quelli più strettamente afferenti alla disciplina codicistica dei soggetti coinvolti nell’espletamento delle operazioni peritali, nonché delle varie FASI DELL’ITER PROCEDURALE concernente la nomina, il conferimento dell’incarico e la redazione dell’elaborato peritale. Nel SECONDO e nel TERZO CAPITOLO si affrontano, rispettivamente, i PROFILI PROCESSUALI e i SINGOLI CASI di perizia. Tali importanti tematiche vengono approfondite con dovizia di dettagli, prestando particolare attenzione alla giurisprudenza – specie a quella più recente – e alla dottrina, nonché ai protocolli e alle linee guida. La trattazione degli argomenti è arricchita dalla predisposizione di un pratico formulario sui vari atti da espletare. - Il perito e il consulente tecnico condividono la medesima veste processuale? - Il divieto di c.d. perizia criminologica concerne soltanto l’imputato, oppure si estende anche alla persona offesa dal reato? - Sussiste incompatibilità a svolgere la funzione di interprete per il soggetto che, nell’ambito del conferimento ad altri del compito della trascrizione di conversazioni in lingua straniera intercettate, sia stato incaricato di effettuare, contestualmente e unitamente al perito/trascrittore, la traduzione in lingua italiana di dette conversazioni? - Ai fini della decisione sulla responsabilità penale dell’imputato, sono utilizzabili le dichiarazioni rese dalla persona offesa al perito durante l’espletamento delle operazioni peritali? Ai fi ni della decisione sulla responsabilità penale dell’imputato, sono utilizzabili le dichiarazioni rese dalla persona offesa al perito durante l’espletamento delle operazioni peritali? - Gli atti allegati alla relazione peritale soggiacciono alle regole che il codice di rito prevede in materia di utilizzabilità della prova? - In cosa si sostanzia l’obbligo di motivazione – facente capo al giudice – in merito alle risultanze dell’indagine peritale? - Che grado di affidabilità hanno gli accertamenti balistici? - Lo “stub” va considerato accertamento urgente o accertamento tecnico irripetibile? - Nei procedimenti per abuso sessuale a danno di minori di età, che natura ha la consulenza tecnica volta ad accertare l’attitudine a testimoniare della vittima? - È necessario il ricorso alla perizia tossicologica per accertare la natura stupefacente della sostanza?