La prima è stata fondata nel 1244 a Firenze, e dunque le Misericordie sono la più antica organizzazione di terzo settore italiana oggi ancora attiva, e rappresentano un caso, al tempo stesso, emblematico e di grande interesse per capire come stia evolvendo nel nuovo con- testo il volontariato organizzato oggi in Italia e quali siano le sfide che esso deve affrontare. Fino agli anni ’80 del secolo scorso solo poche Misericordie potevano vantare un’attività sociale molto variegata. Negli ultimi tre decenni si è assistito a una rapida trasforma- zione che ha portato le Misericordie a interessarsi di una pluralità di ambiti, tra cui trasporti sanitari e sociali, protezione civile, onoranze funebri, gestione di ambulatori e case di riposo, assistenza domi- ciliare ed ospedaliera, telesoccorso, assistenza a carcerati, anziani, immigrati, portatori di handicap, tossicodipendenti, prevenzione dell’usura, consultori familiari. Il presente volume si propone di raggiungere principalmente due obiettivi. Il primo è di carattere descrittivo finalizzato a delineare il profilo di un movimento ancora scarsamente conosciuto. Il secondo è costituito invece dall’analisi e dalla comprensione dei processi di trasformazione di cui le Misericordie sono state protagoniste negli ultimi trenta anni. Oggi il mondo delle Misericordie è caratterizza- to da una pluralità di modelli organizzativi, alcuni rimasti fedeli alla forma dell’associazionismo volontario, altri molto più differenziati e professionali. Come hanno saputo gestire e governare le Miseri- cordie questi processi di trasformazione? Che soluzioni organizza- tive hanno adottato? E che cosa si può imparare dalla straordinaria esperienza di istituzioni che hanno attraversato i secoli in nome di un ideale religioso e altruistico che è rimasto costante stella polare di tutti i processi di cambiamento? Questi interrogativi sono estendibili alle molte associazioni di vo- lontariato che sono interessate in questo periodo storico da for- ti dinamiche di cambiamento esterne e interne e che si devono confrontare con il tema di come mantenere saldi i valori costitutivi dell’agire altruistico e volontario senza venire meno al fine di dare risposte ai bisogni emergenti.