Il d.lgs. 2 marzo 2023, n. 19 ha introdotto nel nostro ordinamento il c.d. “scorporo”, ossia una particolare forma di scissione in cui le azioni della beneficiaria restano interamente nella titolarità della scissa. È evidente, pertanto, che lo scorporo rappresenta, dal punto di vista funzionale, una possibile alternativa alle operazioni di conferimento. Si tratta di una fattispecie relativamente alla quale constano pochissimi contributi dottrinali e per la quale non esiste, allo stato, una specifica disciplina tributaria. Essa appare pertanto doppiamente interessante ai fini fiscali. Da un lato, sotto il profilo teorico, è evidente che lo scorporo risulta diversamente qualificabile a seconda che si dia la prevalenza al profilo strutturale o a quello funzionale e la scelta circa il profilo da valorizzare si pone, in termini non omogenei, per ciascuna imposta. Dall’altro lato, lo scorporo presenta un indubbio interesse pratico e, in mancanza di una specifica disciplina, è importante avere solidi punti di riferimento. Questa raccolta di scritti si propone di affrontare, con il contributo di alcuni dei maggiori esperti in materia di operazioni straordinarie, sia i profili teorici che quelli pratici, tanto rispetto all’imposizione reddituale, quanto con riguardo alle imposte dirette e all’IVA.