«Scrivere un libro su Keynes, per un economista, è una bella sfida. Ma ho deciso di farlo perché da decenni mi ostino a raccontare ai miei studenti e a chi mi ascolta nelle conferenze che l’economia è una scienza, innanzitutto, e che è una scienza bellissima. E ho scelto proprio Keynes perché per un economista è come Star Wars per il resto del mondo: potete averlo visto oppure no ma, volenti o nolenti, anche se non avete idea di chi sia Darth Vader e Yoda vi sembra il nome di un succo di frutta biologico, le perturbazioni della Forza, in qualche modo, avranno trascinato anche voi dentro una struttura narrativa irresistibile. John Maynard Keynes, in economia, è un po’ così. E poi, diciamolo, quanti, effettivamente, hanno letto Keynes? Intendo proprio gli scritti, pamphlet, libri, lettere o articoli che si è pregiato di pubblicare in quantità davvero spropositata. Il mio intento è di servirmi del cavallo di Troia Keynes e della sua storia bellissima per parlare dell’economia e degli economisti, in un tempo, particolare assai, in cui si sente fortissima l’esigenza di affrontare le cose con competenza e coraggio. E se la storia di Keynes può esercitare un qualche fascino, è proprio per la complessità del suo pensiero e per il suo stare all’interno del dibattito pubblico. Con competenza e con coraggio, sempre: il coraggio delle proprie idee e dell’impegno civile. Le sue parole traboccano di dinamismo e attualità, nel raccontare che cos’è l’economia e quanto sia importante – ora più che mai.»