L'opera, aggiornata al D.L. 92/2014 convertito con modifiche in L. 117/2014, con il FORMULARIO per le istanze, affronta le problematiche attinenti al trattamento inumano e degradante dei detenuti in carcere.
Oltre al commento della novella normativa, sono riportate 19 Formule strutturate su una casistica pratica utili al professionista al fine di predisporre l'istanza per il proprio cliente.
Si illustrano, altresì, anche i presupposti normativi e le procedure da seguire per la richiesta del risarcimento.
Come ricorda l'articolo 3 della Convezione Europea dei Diritti dell'Uomo "Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti" quindi le condizioni dei detenuti nei penitenziari dovranno essere consone per scontare la pena in una condizione di dignità umana.
- Il "nuovo" art. 35-ter, commi 1 e 2, legge 26 luglio 1975, n. 354: la sua formulazione Il pregiudizio di cui all'art. 69, comma 6, lett. b), legge 26 luglio 1975, n. 354 Le condizioni di detenzione tali da violare l'articolo 3 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, ratificata ai sensi della legge 4 agosto 1955, n. 848: tra profili teorici e casi pratici - Il sovraffollamento carcerario e le vicende similari -Le altre situazioni che possono determinare un trattamento carcerario inumano o degradante - La tortura- Il regime probatorio - L'onere dimostrativo - Il sovraffollamento carcerario e le vicende similari -I profili procedurali - La presentazione della richiesta - La competenza territoriale - La natura del procedimento - La natura del ristoro - Le impugnazioni - L'ottemperanza - Ulteriori profili di criticità giuridica - Le modifiche all'art. 678 c.p.p. - La modifica dell'art. 97-bis disp. att. c.p.p. - Le modifiche apportate all'articolo 24 del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 2 - Il "nuovo" comma 2-bis dell'art. 275 c.p.p.
Antonio Di Tullio D'Elisiis Avvocato in Larino, autore di numerosi articoli su riviste giuridiche telematiche