Il rapporto tra scienza giuridica e tecnologie informatiche rappresenta una questione ormai ineludibile per chiunque intenda misurarsi con le istanze della società digitale. I due autori si confrontano su temi attuali e decisivi relativi all’informatica giuridica e al diritto dell’informatica, esaminando l’impatto della tecnologia sulla società nel suo complesso, sulla persona e i suoi diritti, sugli istituti e sugli strumenti del diritto. Le tematiche spaziano dalla problematica tutela dei dati personali e del right to be forgotten al riconoscimento dei diritti digitali, dal governo di dati e algoritmi alle questioni poste dall’intelligenza artificiale e dalla blockchain, dall’affermarsi pervasivo di documenti informatici, firme elettroniche e contratti telematici alla complessa protezione di opere digitali e beni informatici, dalla necessità di un’amministrazione digitale e aperta all’emersione di nuove geometrie di potere, dagli inediti bilanciamenti tra interessi ai difficili equilibri in tema di responsabilità, dalla diffusione endemica della criminalità informatica ai nuovi e cupi scenari della guerra cibernetica. L’obiettivo del volume è quello di proporre al lettore alcuni punti di osservazione privilegiati per riflettere sul destino della scienza giuridica nell’era tecnologica, avvalendosi anche dell’analisi di significativi casi di studio: regolare la dimensione digitale della vita umana costituisce una sfida impegnativa ma inevitabile, cui il diritto è chiamato a rispondere.