Un libro dedicato a chi una marca l’ha creata, vista crescere e cambiare. A chi ha affrontato la sfida di portarla al successo. A chi l’ha imitata, acquisita o ereditata. A chi se ne è innamorato e ce l’ha messa tutta per renderla grande. Ma anche a chi ancora pensa che la marca e il marchio siano la stessa cosa. A chi crede che sia solo un nome e un simbolo. A chi è convinto che sia solo una targhetta da attaccare al citofono. Per un giocatore di calcio smarcarsi è una questione di libertà come lo è per un giocatore di basket, di pallavolo o per un ciclista: superare con agilità l’avversario, oltrepassare l’opposizione del muro che si alza, uscire dal gruppo e inseguire il proprio traguardo. Smarcarsi significa non omologarsi a quello che ci circonda, ma occupare gli spazi dove ci sentiamo liberi per cogliere l’opportunità di essere davvero diversi. Ecco allora che Smarcati è il grido silenzioso del marketing indisciplinato, l’appello al rispetto e alla cura di quell’elemento delicato e meraviglioso che è la marca. Per realizzare il libro l’Autore ha incontrato e intervistato 25 professionisti, scelti per l’unicità delle competenze che hanno dimostrato nei loro mestieri: art director, giornalisti, docenti universitari, graphic designer, sociologi, fotografi, imprenditori, experience designer, responsabili marketing, marketing strategist, copywriter, sportivi.