L’economia è in crisi, in Italia e nel mondo. Per sopravvivere il sistema deve cambiare radicalmente. Il problema più grande non è la scarsità di idee (nella Rete ce n’è in abbondanza) né di proposte concrete (i nuovi sviluppi tecnologici sono rapidissimi) e nemmeno di persone disposte a impegnarsi per un cambiamento concreto (nella classe manageriale – e in particolare fra le leve più giovani – è in atto un cambiamento valoriale che spinge sempre più a dedicarsi al sociale, anche a costo di rinunciare a uno standard economico elevato). Ciò che manca è un nuovo modello organizzativo: una nuova filosofia d’impresa capace di capitalizzare le risorse e dar loro una nuova direzione. Questa nuova filosofia è il societing. Cova e Fabris avevano già affermato che il marketing in senso moderno - quello della vendita di massa - è cosa passata. E con loro gli Autori sostengono che i consumatori stanno diventando sempre più produttivi e trasformando i beni di consumo in una sorta di mezzi di produzione. La realtà tuttavia è ancor più radicale: il societing deve ricaricarsi (reloaded) di nuovi significati e indagare nel presente le basi concrete per uscire da una crisi che non ha futuro.