Secondo la definizione dell’OECD la space economy è l’insieme delle attività e dell’uso delle risorse spaziali che creano valore e benefici per l’umanità nel corso dell’esplorazione, comprensione, gestione e utilizzo dello spazio. La space economy include tutti i soggetti, pubblici e privati, impegnati a sviluppare, fornire e utilizzare prodotti e servizi legati allo spazio: ricerca e sviluppo, costruzione e uso delle infrastrutture spaziali (stazioni a Terra, veicoli di lancio, satelliti), applicazioni derivanti dallo spazio (strumenti di navigazione, telefoni satellitari, servizi meteorologici ecc.), come pure le conoscenze scientifiche che ne scaturiscono. La space economy va dunque ben oltre il settore spaziale in senso stretto, perché si estende agli impatti sempre più pervasivi e mutevoli dei prodotti, dei servizi e delle conoscenze che dallo spazio derivano. Molte sono le applicazioni che in altri settori beneficiano dei dati e delle tecnologie spaziali: si pensi all’agricoltura, alla protezione dell’ambiente, alla gestione delle risorse naturali e ai trasporti, per citarne solo alcuni. La space economy vale oggi a livello globale 469 miliardi di dollari, con previsioni di crescita percentuale a due cifre per i prossimi decenni. Ma ciò che più conta è che offrirà opportunità anche ai paesi meno sviluppati, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Da queste considerazioni decolla l’affascinante viaggio che riempie le pagine di questo libro: esplorazioni e turismo spaziale, comunicazioni extra-terrestri, economia degli asteroidi, nuovi prodotti «Made in Space» ma anche detriti spaziali che vagano nel traffico di orbite sempre più congestionate. Il futuro è davvero dietro l’angolo, non resta che attrezzarsi dotando il nostro capitale umano di tutte le conoscenze necessarie.